Ogni uomo, a un certo punto del suo cammino, si ritrova faccia a faccia con la vita: il più timoroso cerca di sfuggirne, il più temerario si impegna nella ricerca di un senso, il più saggio è consapevole della sua nullità. Piccoli zeri che uniti alle unità degli altri diventano numeri infiniti, perché se davanti allo zero che sono, ci metto l’uno che sei, diventiamo dieci! Nasciamo senza volerlo, viviamo senza saperlo, moriamo senza chiederlo. Che significato potremmo mai dare a un mondo che dipende da tutto, tranne che da noi? Un mondo che ci ha creati per creare a nostra volta, ma che ci ha realizzato con un piccolo…
AUTUNNO ED UNA TORTA DI UVA FRAGOLA
Rallenta il mio passo frettoloso con una visione delle eterne distese del tempo. Dammi di vivere la calma stabilità delle montagne millenarie. Insegnami l’arte di prendermi brevi momenti di sosta, di rallentare il mio ritmo per osservare un fiore, per fare due chiacchiere con un amico, impastare una torta di mele, leggere qualche riga di un buon libro, sferruzzare un dritto e un rovescio e imbastirlo con la vita! Fa che io levi lo sguardo, in tutti i momenti difficili che mi aspetteranno, alla quercia torreggiante e sappia che essa è divenuta grande e forte perché è cresciuta lentamente e bene. Alleggerisci il mio pellegrinare e ispirami ad affondare le…
WORKSHOP IN DIRECT – Crackers alle erbe
Abbiamo bisogno di tempi rallentati che inseguano il ritmo delle albe e dei tramonti. Di fuoco di stufe a legna che disperdano effluvi di bruciato nell’aria e sbuffi di nuvole profumate di fatto a mano dai comignoli, di mani che colgano la cicoria che sorge selvatica nei campi. Abbiamo bisogno di spargere aromi di benessere nel cielo, di biscotti appena infornati e di dita ciucciate di bambini che rubano la panna e la cioccolata sulla torta fatta dalla mamma. Abbiamo bisogno di atti comuni che scrivano civiltà al posto dell’invidia, abbiamo bisogno di baci e di carezze contrari al gelo dell’indifferenza. Abbiamo bisogno di spianatoie di farina di grano duro per…
WORKSHOP IN DIRECT La challot
Ci sono momenti che ci aspettano dietro la porta della benevolenza. Li devi saper scorgere e per farlo, devi fermarti, rallentare il passo e colorarlo di sguardi verso una creazione saggia e magnifica. Come una sorpresa che non immaginavi, te li ritrovi incartati all’improvviso, in un giorno che diventa un regalo lieve e gratuito, confezionato apposta per te! Brillano al buio, lo addolciscono, sfiorando la parte più intima di te e dal quel sussurro, nascono le fiabe, le tue fiabe di pane! Fare il pane cambia tutto! Distorce, modifica, rinnova lo spirito! È una forza misteriosa la danza delle mani sulla spianatoia. Resuscita i segreti, li sposta qua e là…
BUONA PASQUA la mia corona
Ho chiesto al ciliegio di regalarmi i suoi fiori bianchi, per il mio altare casalingo, che faccio ogni anno, il giovedì santo. Tre giorni potenti di silenzio, in cui si consuma l’offerta più grande di un Dio fatto uomo. Sul fiume Bisenzio, che costeggia la mia casa toscana, quando arrivai circa diciotto anni fa, ne piantai uno. Ed oggi, come ogni anno, ricevo in regalo fiori profumati che utilizzo per la mia tavola di Pasqua! Dev’esserci una sfumatura particolare al bordo di un pistillo di un fiore, quando l’anima si inginocchia e sente il bisogno di connettersi con il canto della distesa bianca dei petali che incorniciano un ramo di…
WORKSHOP IN DIRECT Il mio pane di campagna
Non è una primavera particolarmente calda, forse perché in un periodo di coronavirus, abbiamo freddo dentro. Eppure questo tempo di richiamo, rilascia nell’aria, non soltanto particelle malate, ma di salvezza: per la creazione, per animali che si riappropriano del loro habitat, per un’aria più sana e contenente meno polveri sottili, per un tempo in cui l’umanità, è chiamata a riflettere. Quando siamo costretti al silenzio, è inevitabile guardare al nostro passato, perché stando chiusi nelle nostre case, torniamo ad impastare, a compiere azioni dimenticate, a rivalutare un chilo di farina e ad allargare le nostre percezioni. Mi piace allora, in un momento di “arresti domiciliari”, l’idea di ripercorrere il tempo,…
WORKSHOP IN DIRECT il mio pane in pentola fornetto
In ogni nostra attesa, Dio sta lavorando! Troviamo la felicità in posti inaspettati, la via del ritorno, per le cose che contano di più. L’universo è divertente in questo modo, a volte è solo uno il viottolo, per farci finire esattamente nel posto dove apparteniamo. Ma come mai tentiamo, se gli ostacoli sono tanto alti? È perché, alla fine, non c’è esperienza nel facile. Nessuno ricorda le cose facili. Si ricorda il sangue, le lacrime, le ossa spezzate della lunga battaglia per arrivare in cima. Ed è soltanto così che scrivi la storia della tua vita! Cio’ che ti appartiene è l’unica cosa che saprai trovare ! TIENI DURO! CE…
SORELLA DI PANE Il mio e tuo LICOLI
Sta nevicando! I comignoli sbuffano ai rintocchi del campanile, infreddoliti da una primavera surreale come il tempo che stiamo vivendo, siamo confinati nelle nostre case, un virus mantiene distanze di sicurezza, laddove comunque la dimensione umana, non è segregata, al contrario si ritrova, non più a correre, proprietaria di un tempo condiviso in famiglia dinanzi a nuove routine di vita; la pasta di pane gioca a solleticare l’aria, antiche novelle di grano, ricette mai perdute e nuovamente rispolverate; l’anima allora, ripercorre i ricordi, sussurra alle mani lievi benedizioni e, sorride allo specchio della mia cucina bianca, diventa quasi il dono più grande che riesco a fare a me stessa in…
UN INNO ALLA VITA – I miei maritozzi romani
Portare Roma sulla mia spianatoia, profumo e ricordi. Le rose seppelliranno i malvagi, il mondo è dei fiori, ma anche di un maritozzo con la panna! Essere nata a Roma ha un imprinting mai casuale, genetico, se poi, i cromosomi materni e paterni, provengono dalla medesima assonanza SPQR, allora non puoi esimerti dall’aver mangiato, almeno una volta nella vita avvicendatasi “dentro le mura” aureliane, un maritozzo con la panna! QUID MELIUS ROMA recitava Ovidio! Ma torniamo a noi, ci sono molte ricette che “imperano” in rete, io ho sempre utilizzato quella di mia nonna. Quando li preparava, la signora Maddalena, abitava al primo piano, si affacciava dal balcone, ehi…
LA MIA PASTA MADRE ALMA IULIA TRICOTILLA
La panificazione mi ha affascinata da sempre, credo sia una sorta di compromesso tra noi e il cielo, un connettore di sacralità che oserei definire, cibo degli dei. Perché fare il pane ti riconcilia con il mondo, crea attesa per il tempo che occorre nella lievitazione, crea legami se decidi di regalare la pasta madre, ottimizza il tuo desiderio di riscoperta della condivisione! E’ come una sorta di nascita. Una genesi vera e propria di lieviti e batteri che vanno a nuotare nel cosmo di un barattolo di vetro, abbracciandosi! La PASTA MADRE infatti, nasce da elementi semplici, acqua e farina e un’ingrediente catalizzatore che scatena la reazione della sua…